lunedì 9 febbraio 2009

FAVOLA PRESENTISTA: raccolta punti

Sabato sera. Pioggia. Serata in sala giochi.
Un gran movimento di luci - vociare – gettoni tintinnanti - gridolini - rumori di giochi – caldo – risate.
Al centro della sala una grande colonna con una vetrina tutta intorno cattura la mia attenzione. Premi in palio! Vengo attratta da un inutile frivolo tintinnante ciondolo per cellulare a forma di Willy il coyote. LO VOGLIO! 50 ticket.
???????? Scopro che per ogni partita ogni videogioco rilascia tanti bigliettini quanto più la prestazione è stata brillante e solo allora noto l’assurdità della cosa: ventenni che si aggirano con file interminabili di ticket stretti in pugno fra il compiacimento di mostrare il risultato delle loro gesta e la ferocità della stretta per difenderli da possibili predatori.
C’è chi li conserva da anni per raggiungere i punti del mega peluche di Winnie the Pooh altezza uomo, il che mi fa ridere di gusto.
Ma stasera anch’io ho deciso che Willy il coyote per cellulare da 50 ticket sarà mio!!

Le sale giochi le frequento da una vita, da quando mio fratello mi portava a farmi vedere come con 200£ sconfiggeva il mostro finale. E da quel momento ho iniziato anch’io ad appassionarmi….come SPETTATRICE!
Ma stasera voglio conquistarmi il mio Willy e per una volta il mostro finale lo devo sconfiggere io, anche se adesso i gettoni costano un tantino di più (0.50€) e spesso ce ne vogliono due per iniziare la partita.
Scopro anche che esistono videogiochi dove non si gioca, macchinette erogatrici di ticket che ti invitano a centrare il numero più alto per averne di più. Facile tentazione per i miei obiettivi della serata, ma non mi faccio tentare, voglio giocare sul serio!
La prima mano è sempre deludente, ma poi diventa una questione fra te e il videogioco. Appena prendi confidenza, lo devi spremere finché non ti molla fino all’ultimo ticket possibile.
Alla fine della serata, dopo svariati gettoni, il mio gruppo si divide fra chi conserva il bottino conquistato per il mega peluche, chi inveisce contro il gioco a quiz aggiornato al 2001, i miei fedeli amici dell’hockey su tavolo che se ne infischiano dei ticket e io che stasera li ho abbandonati e orgogliosa dei miei meritati 50 bigliettini vado a ritirare l’ambito premio...




......fino a che non scopro che una bancarella all’uscita poteva offrirmi lo stesso ciondolo a 1€ trattabile…


3 commenti:

  1. ma le cose più gravi sono 2:

    1. dalla foto si vede che il coyote è una patacca perchè non ha il viso idiota come l'originale
    ma soprattutto
    2. per conquistare il coyote ti sei persa 3 ore di GSPPN.

    AD FUTURUM

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  2. ma che fatica togliere dall'orecchio quella parola: vincere!
    io non voglio vincere qualcosa, lo voglio guadagnare, me lo voglio meritare!
    bisognerebbe che capissero questi geni del marketing che mentre fottono la gente con queste paroline, contemporaneamente devastano il concetto di meritocrazia su cui la nostra società deve, *sigh*dovrebbe basarsi. il fatto è che... la gente continua, continua e continua a cascarci. popolo di idioti!

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  3. Bhè..secondo me...non è questione solo i voler vincere...anzi voler vincere è sgno di comportamento attivo, creto basta rendersi conto dei propri limiti.
    Cmq la "colpa" la do all'ambiente più che altro..le sale giochi dovrebbero essere controllate e gestite meglio, il gico ci può stare, ma per lo meno che controllino il valore dei premi che cavolo!che chiamassero pure giorgio mastrota o iva zanicchi!ma basta che qualcuno ci informi di che schifo abbiamo avanti!

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